
LABORATORIO IN PRESENZA
DISEGNA-STAMPA-CUCI

Chi siamo
◦ Siamo Betty ed Enry, due creative: una in campo tessile e l’altra in campo artistico.
Enry, guida creativa, ceramista, illustratrice. Ti invito ad entrare nel mio studio online, se vuoi sapere di più: www.enryllustrations.com dove potrai leggere tutta la mia storia, ciò che faccio e ciò che sono.
Betty, stilista, diploma di laurea triennale, Politecnico internazionale della moda di Firenze, con più di 15 anni di esperienza di lavoro con aziende di moda, estere: https://www.instagram.com/bettina.brsbrand/
◦ Abbiamo deciso di mettere le nostre competenze a disposizione delle persone, principianti e non, che sono interessate ad un percorso creativo, ad uscire di casa e ricontattare la propria anima condivisa con altre, a imparare nuove tecniche e metodi per ricreare il contatto con MANO, MENTE, CUORE.
Il nostro intento è di risvegliare la creatività manuale, cognitiva e spirituale che è alla base del vivere bene e della Bellezza Universale!
◦ Potrai esprimere le tue caratteristiche direttamente con progetti che regalano momenti di felicità, serenità e magia, riscoprendo i tuoi sensi e ritrovando il contatto con il Qui e Ora, grazie alla materia che si trasforma nelle tue mani, in un contesto di gruppo che aiuta a riallacciare quel sentimento di condivisione e inclusione che da tanto tempo si è perso. Rimetti in moto l’energia vitale e prenditi cura di te stessa coccolandoti e amandoti per ciò che sei e riscopri lati di te che non ricordavi di avere.
Come si sviluppa il corso
◦ Gli incontri sono 5. Il primo, gratuito e aperto a tutti, di benvenuto e presentazione, con:
spiegazione del progetto, consegna delle informazioni dei materiali che occorrono per chi si iscrive, info svolgimento corso, modulistica privacy policy, costi e pagamenti, risposte alle domande e dubbi, preiscrizione. I numeri sono limitati, nel caso superassimo il quantitativo di persone iscritte organizzeremo un corso parallelo.
◦ Gli altri 4 incontri sono di 2 ore ciascuno. Si prega di arrivare con 5 minuti di anticipo per non perdere tempo perché le cose da imparare sono tante e disperdersi non ci porta all’obiettivo. Betty e Enry mostreranno il procedimento tecnico e sperimentale dopo di che comincerai a farlo in autonomia e potrai portare a termine i vari step durante la settimana a casa, sempre guidata con il nostro supporto dal gruppo Telegram: Per segno e per Filo t.me/+-Uc7uvi9yNQxNTdk
◦ I primi 2 incontri saranno: Studio , progettazione, realizzazione del modulo per texture, con la tecnica della linoleografia, stampa su stoffa.
Gli altri 2 incontri saranno: Studio, realizzazione del modello scelto, taglio e cucito.
Cosa farai nel corso
Nel corso avrai l’opportunità di creare un manufatto esclusivo, in cotone, con stoffa decorata con le tue mani, su disegno progettato da te!
Gli oggetti per questo corso base sono:
Tovaglioli, shopper, una camiciola estiva semplice, una sacca da sport, foulard cuscini e texture su stoffa in metratura.
Conoscerai varie tipologie di tessuto, la tecnica migliore per poter avere risultati splendidi, imparerai a stampare a mano come l’antica tradizione richiede.
Conoscerai vari tipi di carta, colori adatti, tecnica …..che ti daranno modo di sperimentare la linoleografia in autonomia.
P.S
Sono bandite ogni tipo di aspettativa super elevata. Si avranno risultati strepitosi in ogni caso!
Come tutti i processi di apprendimento creativo-artistico, naturalmente ci vuole pratica costante e il tempo donerà i vari step di miglioramento.
Il motto è: NON ARRENDERSI MAI! DIVERTIRSI SEMPRE!
UN PO’ DI STORIA
LA STORIA DEL CUCITO.
Il cucito è una nobilissima arte dalle origini antichissime. Infatti le prime tracce di essa sono state rinvenute in epoca preistorica, molto prima della nascita della filatura nell’industria del tessuto. L’uomo preistorico fu il primo inventore delle moderne tecniche di cucito, poiché introdusse tecniche di taglio sopravvissute fino ai nostri giorni.
In molti scavi archeologici sono stati rinvenuti strumenti adatti a tagliare e raschiare le pelli o a bucarle per infilarci liane e tendini in modo da tenere insieme parti diverse, allo stesso modo degli aghi. Successivamente le prime testimonianze dell’attività del
sarto, si hanno nel medioevo, queste raccontano la prolifica attività sartoriale, che verrà in seguito tramandata alle società del futuro. Il rinascimento, epoca che fece dell’eleganza e della raffinatezza il suo monito, svilupperà al fianco del cucito l’arte del
ricamo.
IL CUCITO È UN’ARTE PREZIOSA E SEI TU CHE LA VALORIZZI
Questa diventerà la principale occupazione di fanciulle, di qualsiasi grado sociale. Ma la vera evoluzione di questa utile e raffinata arte si avrà nel 1800, precisamente nel 1830 con l’invenzione del primo prototipo di macchina per cucire, da parte dell’inventore francese Barthélemy Thimonnier.
Traendo ispirazione dal lavoro all’uncinetto, Thimonnier, ebbe la geniale invenzione di far lavorare un ago.
Vent’anni dopo Grover e Baker inventarono una macchina in grado di lavorare a 2 aghi, fino a quando Isaac Merrit Singer, inventore di Pittstown, nel 1850 esaminando il funzionamento di una macchina da cucire industriale che mentre funzionava provocava una torsione del filo ad ogni rotazione, diede vita alla prima macchina per cucire
Singer, innovativa sia nella struttura che nel meccanismo, poiché attraverso un pedale simile a quello dei filatoi a mano dell’epoca permetteva una potenza e una velocità di cucitura maggiori e quindi meno fatica fisica.
In un primo momento quindi le macchine da cucire erano a pedale, la movimentazione si otteneva con l’oscillazione di questo, che posto sotto il tavolino in cui era inserita la macchina e collegato da una cinghia, produceva il movimento; entrambe le mani rimanevano libere e quindi disponibili per l’indirizzamento del tessuto.
Successivamente le macchine per cucire divennero elettriche ed ad oggi il mondo del cucito si è arricchito sempre più di nuovi modelli, con motore elettrico, in grado di creare davvero qualsiasi cosa. Dai più semplici ed eleganti ricami sugli indumenti a veri e propri vestiti, il potenziale della macchina per cucire, oggi, è infinito.
UN PO’ DI STORIA
La tecnica della Linoleografia
è una evoluzione dell’antica tecnica di xilografia.
Il primo utilizzo della xilografia è comunemente fatto risalire alla Cina della dinastia Tang (VI secolo), anche se è certo che su tessuto questo metodo di stampa sia già presente in Egitto intorno agli inizi del IV secolo.
La xilografia (o silografia) dal greco ξύλον (legno) e γράφω (scrivo), rappresenta il procedimento di stampa di immagini o anche di brevi testi con matrici lignee incise in rilievo.
La xilografia permette mediante la stampa con il torchio la riproduzione di più esemplari dello stesso soggetto su carta e/o su stoffa (generalmente seta). Metodo di stampa
estremamente diffuso viene considerato di fatto il precursore della tecnica di stampa a caratteri mobili.
Il procedimento xilografico è estremamente semplice. Dopo aver inciso la tavoletta ricavata da una sezione longitudinale del tronco (xilografia di filo) o perpendicolare rispetto alle venature del legno (xilografia di testa), questa viene inchiostrata.
In seguito o manualmente o attraverso una pressa a vite (torchio) viene riprodotta la stampa sul materiale scelto, che sia esso carta o stoffa. Pur rimanendo quasi invariata nel tempo la tecnica xilografica subisce numerose migliorie in termini di
materiali utilizzati, sempre più resistenti e performanti.
Così si va dalle tavolette “morbide” in ciliegio di facile lavorazione ma
estremamente fragili. Fino ad arrivare a quelle più resistenti in legno di bosso o in materiali metallici, tipiche dell’inizio del XVI secolo. Per finire alla xilografia a colori con matrici (tavolette) multiple
In Europa la xilografia con blocchi in legno viene introdotta intorno al XIV secolo per la realizzazione di fantasie su abiti, generalmente per scopi religiosi. In seguito, quasi cento anni dopo, con la maggiore diffusione della carta, il metodo della xilografia viene utilizzato anche per produrre carte da gioco, impreziosite da decorazioni colorate a mano.
In Europa per il primo testo stampato con la tecnica dei
blocchi di legno è necessario però aspettare il 1437 con il “Trattato della pittura o libro dell’arte” di Cennino Cennini o il 1470 con la “Bibbia pauperum” stampata a Nördlingen da F. Waltern. Pertanto i libri xilografici di questo periodo, in cui l’illustrazione appare prevalente rispetto al testo, hanno generalmente carattere popolare e contenuto religioso.
In questo periodo gli Stati in cui si diffonde maggiormente la tecnica della xilografia sono la Germania e l’Olanda. Nazione quest’ultima dove si ritiene che la xilografia abbia avuto addirittura origine. Discorso diverso da farsi per l’Italia dove escludendo pochi esemplari di libri xilografici, come “una Storia della Passione” e “Mirabilia Romae” ci si dedica con enorme successo allo sviluppo della tecnica di stampa a caratteri mobili.
Passaggio al linolium
Primi esperimenti. I primi artisti che usano il linoleum come materiale per stampare sono gli espressionisti tedeschi Erich Heckel, Gabriele Münter e, dal 1913 in poi, i costruttivisti russi Vasilij Vasil’evič Kandinskij e Aleksandr Michajlovič Rodčenko.
La linoleografia
Caratteristico della stampa in rilievo moderna è il ricorso a materiali alternativi rispetto al legno per realizzare le matrici di stampa ; il più usato è il linoleum.
Fabbricato amalgamando insieme olio di lino, polvere di sughero e pece greca stesi su di un traliccio di juta, il linoleum presenta una superficie liscia, compatta, che può essere incisa facilmente con le sgorbie.
La tecnica di incisione non è diversa rispetto alla xilografia e anche l’aspetto delle stampe è il medesimo ; il linoleum è più facile da lavorare che non il legno, poiché non presenta venature ed è relativamente plastico ; si adatta ad un disegno spontaneo e corsivo. Brevettato da F. Walton nel 1863, questo materiale fu usato per realizzare matrici per la stampa in rilievo dai primi anni di questo secolo.
Hanno inciso su linoleum, fra gli altri. Kandinsky e alcuni Espressionisti. La facilità dell’incisione sul linoleum ha affascinato Matisse, che ha usato la tecnica nei termini più semplici possibili, con una serie di stampe basate sulla pura linea bianca sul nero, mentre Picasso ha legato il proprio nome al linoleum grazie alle molte stampe a colori incise tra il 1958 e il 1964. In Italia, soprattutto M. Maccari ha fatto largo uso del
linoleum.
Di particolare interesse l’evoluzione dell’incisione sul linoleum che si è sviluppata in Polonia dal secondo dopoguerra, indirizzata ad una ricerca analitica sugli elementi costruttivi del linguaggio grafico (Grabowski, Starczewski) insieme a volte ad evocazioni di matrice surrealista o metafisica (Gielniak, Fijalkowski)
La stampa della xilografia e della linoleografia
Il procedimento d’inchiostratura e stampa è identico per ambedue i tipi di incisione: xilografia e linoleografia.
Con un rullo di gelatina o di pelle si spande sulla tavoletta un po’ d’inchiostro tipografico avendo cura di distribuirlo uniformemente e in quantità tale da non farlo debordare dalle linee incise a rilievo cercando quindi di non sporcare i bianchi risparmiati.
Si stende poi sulla matrice un foglio di carta precedentemente appena inumidito e lo si fa aderire strofinando ripetutamente con una stecca di osso o un cucchiaio, facendo attenzione a non spostare il foglio. La stampa meccanica è invece affidata a una pressa a vite azionata a braccia (strumento usato fin dai primordi della stampa xilografica e tipografica) che comprime con pressione planare la carta sul legno ……….
Richiedi il PDF COMPLETO del LABORATORIO se vuoi partecipare!
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